solita mattinata universitaria con pranzo in mensa. ma oggi pomeriggio, per tutta una serie di coincidenze, non avevo nulla da fare, ero solo e la gatta mascotte del dipartimento di fianco non c'era. per cui stavo puntando verso casa. e' il periodo dell'anno che odio di piu', specie in citta'; odio il freddo che arriva e le giornate sempre piu' corte. fino a che, mentre pedalavo lungo un argine, ho avuto uno dei miei momenti di svarione... una scossa, come il risveglio da un momento di torpore.
sono sceso al primo pontile che ho trovato, e ho aperto lo zaino. e, dopo parecchi mesi di inutilizzo, ho riesumato la mia combo da assalto. sono rimasto sorpreso da come sia la gl pack spin che il mulinello avessero resistito alle ingiurie del tempo e soprattutto del mio zaino. schiacciati dai libri, rovinati dalle cadute, ammaccati dalle corse in graziella, pero' ancora funzionanti e senza neppure tanti problemi. e allora, perche' non rimetterli in funzione??? prevedo il cappotto, dato il tempo e la situazione, ma almeno sto fuori un po'.
cosi', inizia il ritorno alle acque. lanci dopo lanci, mentre il cielo si scurisce, le foglie cadono e il vento e' poco ma non desiste. e, in un momento di stordimento, ho il primo attacco. vedo il pess che ci da, non ci resta, insegue... e si ferma un attimo. probabilmente mi ha visto. non capisco se cavedano o bass o scardola, penso il primo o l'ultimo. lancio ancora poco oltre, ma lui si inabissa lentamente. niente.
non ho molte alternative, se non continuare a lanciare. e sono graziato quando il rotantino si incaglia su un ramo dall'altra parte... salgo, tiro, il rotantino si libera e torna da me. filo un po' snervato, ma problema risolto al meglio, posso ripartire. il piccolo martin macina acqua, mentre le foglie creano un tappeto galleggiante non facile da pescare. e, quando meno me l'aspetto, il rotantino tocca l'acqua e parte per la tangente. una botta secca in canna, di reazione, che stavolta non mi trova impreparato. e arriva lui. benvenuto come non mai, questo spannapess, con i suoi circa 20 cm, mi fa scappottare nella giornata in cui ero praticamente gia' rassegnato al cappotto in partenza.
poi, dopo aver rimandato a casa il pess, alzo la testa richiamato dal canto degli uccelli. uno stormo, credo storni, si presenta nella sua irrequietezza pre migratoria. passa da un albero all'altro, atterra e decolla compatto, facendo cadere foglie ed altro ad ogni giro. fa un bel po' di casino, ma e' un casino bellissimo. e' la natura in tutto il suo splendore, va benissimo cosi'. la foto non rende giustizia di quanti fossero i simpatici viaggiatori del cielo.
seguono altri lanci. cambio con un rotantino tarocco, sempre senza cavalierino, ma con specifiche diverse. ancora nulla. poi mi rendo conto che sto facendo un gravissimo errore, mi aspetto solo l'abboccata di reazione per cui spreco meta' lancio. cambio recupero, passaggio lento profondo, e quando meno me l'aspetto arriva una travata in canna di quelle epocali. segue un bel po' di lotta, ma la gl pack e il gl gestiscono il fetente in tutta tranquillita'. il vero problema sara' il salpaggio, di sicuro non posso mettere un guadino nello zaino... vedo che il pess e' allamato bene, prendo il filo e, grazie ai livelli ancora alti, lo salpo di quei pochi cm che lo portano al sicuro sul pontile con me. e vedo che e' veramente un gran bel pess.
non ho nulla con cui misurarlo, per cui prendo una matita, e traccio una tacca sulla canna pari alla sua lunghezza. in una rapida stima usando un quaderno come riferimento, la stimo sui 40. e non sbaglio di molto, a casa il metro dichiarera' 42 cm. dalle mie parti, e' una misura record, posso esserne veramente felice.
segue un'altra serie di lanci. e, in un momento di mia assoluta volpizia, in 2 lanci perdo 2 pess, probabilmente entrambe scardole e la prima credo pure rampinata. ma non demordo. anzi si, perche' per un altro bel po' non vedo nulla. cosi', in un momento di delirio, metto su la cavallettina. esca tipicamente estiva. ma non me ne frega molto, e al secondo lancio...
si noti l'assoluto rispetto dei sacri crismi dello spinning per quanto riguarda diametro dei fili, tipo di girella e aggancio della cavalletta... ma anche no!!! poi, mi vanto inoltre dell'avanzatissima e costosissima tecnologia aliena usata per la slamatura, tale che pochissimi hanno il coraggio di pronunciarne l'esoterico nome: "cacciavite del tutto a un euro". la cavalletta era messa in una posizione facile da togliere ma difficile da prendere senza rischiare di pungersi. siccome uso ardiglioni schiacciati, mi e' bastato sfilarla in un attimo col cacciavite per salvare dita e pess senza il minimo danno.
continuo a lanciare ancora un po'. sta arrivando il buio, e a padova non e' saggio muoversi, tanto meno in quella zona. per cui, faccio ancora qualche lancio. decido alla fine di tornare al rotante tarocco. e miglioro la media, al primo lancio parte subito la botta in canna!!!
slamo e rimando indietro. e' scuro, e ad aspettare il coup de soir li c'e' il rischio che sia qualche clandestino a farlo. e poi sono piu' che soddisfatto, sono state un paio d'ore veramente rilassantissime, in cui sono stato bene e basta. ho fatto su la combo da assedio, rimessa nello zaino, e poi sono ripartito per la mia strada, mentre parecchia gente di passaggio mi guardava come se fossi un alieno. e va benissimo cosi'. non sanno cosa si perdono, intanto ne approfitto e mi diverto.
