e' primavera, e anche i paperi da pesca si risvegliano. a dire il vero, non ho mai veramente smesso di pescare, incredibilmente qualche lancio l'ho fatto anche nei mesi piu' freddi, ma piu' per non perdere l'allenamento che altro, di sicuro non speravo di prendere qualcosa.
ma i primi caldi si fanno sentire, e anche io mi adeguo. e riparto, con moltissima calma e senza grandi aspettative. la mia combo universitaria purtroppo inizia a mostrare le prime ammaccature serie, ma non mi abbandona... poveri canna e mulo!!! cosi' inizio a lanciare. e, in una pausa, dove e quando meno me lo aspetto, finalmente lui mi da il benvenuto all'anno nuovo. stimo 15 cm scarsi, non misuro neppure... e va benissimo cosi'.
poi si torna a lottare contro l'assurda burocrazia, e per qualche ora i pess saranno (purtroppo) l'ultimo dei miei pensieri.
ritorno sul far della sera, cosi', tanto per passare il tempo. e i miei pess non si sono dimenticati di me. e, in un momento di distrazione e svacco totale, ho circa 25 motivi per ringraziarli
continuo a lanciare. e' sera, e vedo i pendolari che passano non lontano. sono parecchio fuori dal centro, ma c'e' un flusso di gente che non mi sarei mai aspettato. e mi guardano come un alieno mentre si affrettano e si affannano verso le loro mete. intanto davanti mi passano folaghe, anatre, nutrie, corvi, e gli storni che finalmente sono tornati (se ricordate li avevo messi in foto all'ultimo report che ho fatto). poi, veloce sull'acqua, pure un martin pescatore, che si ferma un attimo su un ramo di fronte a me, e un maestoso airone a poca distanza. mentre centinaia di persone mi guardano male, io resto a lanciare con tutta calma. ok, e' vero, sono un pazzo e sto solo perdendo tempo lungo un argine. ma loro si stanno perdendo una vita.
