la quaresima su di me ha sempre avuto un certo fascino. sara' l'aria di primavera, sara' il "venare pesse", ma la vedo come un buon periodo per ritornare sugli argini. e questo ancora piu' durante la settimana santa. gesu' e' tecnicamente ancora morto fino a stanotte, ma e' comunque in vena di miracoli, e spero sempre che gliene scivolino giu' un paio anche per me.
vabbe', prendo la combo universitaria con la solita furba e il gl 1506, la ficco in uno zainetto da sbarco, butto in macchina e mi dirigo da qualche parte in mezzo ai colli. ho avuto una dritta freschissima, la prendo al volo. stando alle informazioni ricevute ci sono un po' di pess, ma piccoli.
arrivo sul posto e ho la conferma esattamente di quanto indicato. ne' piu' ne' meno. bene, inizio a lanciare. il vento laterale non aiuta ma mi mi rendo conto che sono assolutamente un brocco, oltre ad essere brutalmente fuori allenamento. faccio tutti gli errori immaginabili. lancio ovunque, centro nell'ordine la riva opposta, la punta dei miei piedi, un lampione a 300 m di distanza, un satellite glonass di passaggio, insomma sembra che non riesca a piazzare il mio cucchiaino in acqua. ma in qualche modo ce la faccio. e, dopo una decina di lanci, finalmente arriva il colpo secco in canna. e' lo scappotto dell'anno. e non e' neppure male, non l'ho misurato ma credo sui 25
ma, anche sotto pasqua, sono sempre lo stesso. e, senza falsa modestia, posso vantarmi (se puo' essere un vanto...) di essere colui che e' riuscito a dare allo spinning leggero la dignita' e le lesioni di uno sport estremo. mi preparo a fare un altro lancio e il coefficiente di attrito delle mie suole decide di entrare in sciopero. e' un attimo e mi schianto malamente al suolo, sbattendo male le braccia, insaccandomi la schiena, le terga e le ginocchia, stampando al suolo la malcapitata furba e dando una manata secca col palmo della mano su un bel gruppo di ortiche. tentando di risollevarmi, mi devasto ulteriormente. riesco in qualche modo ad alzarmi, anche se piuttosto acciaccato. il vero miracolo e' avvenuto in questo momento, sono riuscito a trattenermi dallo sganciare un bestemmione epocale, forse perche' ero troppo dolorante per pensarci. ma la mia combo da combattimento e' sopravvissuta e ancora pronta per cui mi sposto e dopo un po' riparto. e ho ragione, come mi dice lui
bentornato portachiavi!!! l'ho slamato e rilasciato subito.
vado piu' avanti, segue un parente del primo, anche se gia' piu' grande
nel frattempo succede di tutto: incaglio su tutti i detriti possibili (ok che non sono distantissimo dalle case, mapporcapaletta le immondizie in canale no!!!), scivolo di nuovo e rischio un bagno, recuperando da un incaglio per poco non cecchino della gente di passaggio, insomma le mie solite amenita'. soprattutto, sono furbissimi, sono fetentissimi, e hanno tutta l'intenzione di farmi dannare. mangiano corto, il vento non aiuta, le nuvolette che passano sotto il sole si fanno sentire e a me non resta che aspettare che passino e che l'aria torni calda. comunque, almeno ho visto un po' di lisciate clamorose. pure troppe, a quei pesci servirebbe un oculista!!! ma io al massimo mi occupo della dentizione. e, quando finalmente la furba si piega e la frizione parte, si inizia a fare sul serio, anzi SPARTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
35 cm di pura fetenza. era ora, ero stufo di subire del bullismo ittico, ora tocca a me!!!
segue spostamento e l'ennesimo spannapess
ma non sono contento. so che avevo sbagliato le mie previsioni, un altro big non mi spiacerebbe. oggi sono miracolato, nonostante cadute e tutto il resto.
38 cm di furia. da un fosso micragnoso, con corrente piuttosto forte, e un pi**a sulla riva che si ostina a usare lo 0.18 e un cucchiaino misura 0. ma non mi basta. vedo un branco di piccoli piu' dietro, torno ancora, ci provo... niente, scappano. ma voglio un altro pess!!! insisto e persisto, finche' di nuovo la frizione del piccolo green line canta, e che melodia!!! dopo un bel po' di caos riesco a portare a guadino un altro vitello
lo misuro. 38 cm pure lui. pare una copia del precedente. bravo bello, hai vinto una scarpafoto.
a questo punto sono di parola, oltre che contento. sono anche piuttosto ammaccato, ma mi sono ritagliato il mio angolo di paradiso, in un posto dove mai avrei sospettato. subito smonto la canna, mentre il vento diventa piu' freddo. torno verso la macchina e via, verso casa. ho ricevuto il mio piccolo miracolo quotidiano, la mia piccola "moltiplicazione dei pesci" personale.
